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Da Milano aria nuova per il PD

Milano metropolitana si è imposta da sempre per innovazione, integrazione e tensione verso il far bene. Il capoluogo e i 133 comuni che daranno vita alla Città Metropolitana – molti dei quali sono amministrati dal Pd insieme ai suoi alleati – sono il terreno di gioco delle principali sfide che attraversano l’Italia, un laboratorio naturale per nuove politiche da tradurre in esperienze preziose per il resto del Paese. Non si cambia l’Italia se non si cambia Milano. E l’Italia non vince se non vince Milano.

In questi anni, tuttavia, nel Partito Democratico nazionale la voce della federazione milanese si è sentita ben poco. Dare una voce forte al PD metropolitano è fondamentale: significa collocare al centro del dibattito il contributo dei pensieri riformatori che dalla nostra città continuano a produrre innovazione; porre i temi di una pubblica amministrazione meno costosa e più efficiente; riaffermare il principio di sussidiarietà e l’attenzione al merito, che nel tessuto sociale e produttivo ambrosiano sono profondamente radicati; costruire relazioni con il mondo dell’impresa e del lavoro; radunare le competenze della ricerca e della cultura.

Il PD di Milano deve essere propulsivo nel rinnovamento del partito. Per questo occorre individuare il miglior segretario metropolitano possibile: un segretario che conosca il lavoro dei circoli; che garantisca competenza, autorevolezza, capacità di valorizzare le differenze e di aprire il partito a molteplici apporti. Che dia al partito milanese la fisionomia riconoscibile di cui oggi è privo, liberandolo dalla logica asfissiante delle correnti.

Perché l’unica corrente di cui abbiamo bisogno è quella dell’aria pulita del rinnovamento.

Una candidatura è sempre la promessa di fare qualcosa.

La mia scelta è quella di rendere più chiare possibili le promesse che faccio a chi vuol bene al nostro partito. Per rispetto alla dedizione dei militanti che fanno vivere una comunità di donne e uomini liberi che condivide valori e obiettivi politici.

Promesse da mantenere

Coinvolgere, decidere, rendere conto

1. Coinvolgere. Promuoviamo la partecipazione alla vita del partito mettendo i circoli in condizione di lavorare al meglio. Sfruttiamo anche le opportunità e gli strumenti che il digitale mette oggi a disposizione, consentendo di allargare al massimo il coinvolgimento degli iscritti e di tutti coloro che intendono essere parte attiva del PD, ognuno con le proprie risorse e possibilità.

2. Decidere. Rinnoviamo la direzione metropolitana. Deve essere più snella dell’attuale, e svolgere un ruolo reale di indirizzo del partito. Al suo interno dovranno sedere una selezione ampia dei segretari di circolo, integrata da una rappresentanza degli eletti e dai responsabili di aree tematiche e luoghi di elaborazione.

3. Rendere conto. Bilancio e attività del partito metropolitano, di circoli e luoghi di elaborazione, devono essere oggetto di rendiconti periodici all’insegna della massima trasparenza. La segreteria metropolitana sia formata da un massimo di nove membri con competenze chiare. Tutti i componenti, a partire dal segretario, presentino ogni anno un programma di lavoro e producano un resoconto dell’attività svolta.

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