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Per un Partito Democratico protagonista del cambiamento

Noi siamo convinti che il Pd con i congressi che ha realizzato in queste settimane viva un momento molto importante per sé stesso ma soprattutto per Milano, la nostra città, e per la politica italiana. Il bivio di fronte al quale ci troviamo è quello della scelta tra rilancio o agonia, innovazione o stagnazione, burocratizzazione del personale politico o emersone di nuove personalità.

Dal rinnovamento del personale politico, delle idee e delle persone, può venire, deve venire, un contributo essenziale a una Milano che nei prossimi anni con l’Expo e l’attesa nascita della Città metropolitana,dovrà farsi carico, ancora più che in passato, di indicare una via a tutto il Paese per uscire dalla crisi e tornare a crescere.

Non tutti noi abbiamo partecipato ai congressi dei circoli del PD e non tutti noi intendiamo partecipare alle elezioni per la scelta del segretario nazionale dell’8 dicembre. Ma tutti noi guardiamo con interesse e attenzione all’esperienza di rinnovamento della politica e delle figure rappresentative che il PD ha avviato.

A Milano e in tutta l’area metropolitana più di 8000 mila persone iscritte hanno dato vita ad un’esperienza unica che va apprezzata e riconosciuta.

Il risultato delle votazioni ci pare abbia indicato una via chiara di innovazione e di maggiore fiducia nelle persone meno coinvolte nelle responsabilità degli anni precedenti.

Non accogliere questa indicazione darebbe all’opinione pubblica milanese e nazionale l’idea che ancora una volta le intese correntizie hanno la meglio sulle indicazioni emerse dalle urne, attraverso un coinvolgimento più ampio di tutti gli iscritti al Pd.

Il nostro auspicio è che il prossimo segretario del Pd venga messo in condizione di provare a realizzare il proprio programma con uno spirito aperto e collaborativo, attivando un costante e proficuo rapporto con gli attori e i luoghi di pensiero più rilevanti del nostro territorio, fissando un piano di lavoro chiaro e rendicontabile con una precisa modalità di verifica degli impegni.

Speriamo che il partito democratico della metropoli milanese riesca ad affermare così una propria autonomia “ambrosiana” dandosi forme e modi di organizzazione e costruzione della rappresentanza adeguate al tempo e alla storia della nostra realtà: un’organizzazione snella ed efficace che permetta di ridurre i costi del funzionamento del partito e liberi energie e risorse per l’attività politica ovvero per quella battaglia delle idee e delle proposte per il cambiamento di cui tanto avvertiamo il bisogno in questo difficile momento storico.

Marilena Adamo
Stefano Boeri
Davide Corritore
Susanna Mantovani
Tommaso Nannicini
Alessandro Rosina
Michele Salvati
Eleonora Voltolina


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